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Namur, Belgium
Gattofila, razionalmente disordinata, ossessivo-compulsiva part-time.

giovedì 17 maggio 2018

Accadono cose a Namur #5: il bancomat dimenticato

Oggi amo Namur.
È cominciato stamattina, quando correndo in giro* sul lungo fiume prima e per delle stradine più o meno piccole poi, riflettevo su quanto questa città sia a misura d'uomo. Riescono incredibilmente a creare del traffico anche qui (in parte perché continuano a non saper guidare), ma virtualmente non è necessario avere la macchina ed è incredibilmente tranquilla.
L'ho amata a pranzo, quando al ristorante al momento di pagare il conto abbiamo chiesto di poter pagare ognuno separatamente. Eravamo in dodici, contanti misti a pagamenti con la carta. Non hanno battuto ciglio. Non che sia una novità, ma questa scioltezza nei pagamenti è sempre una bella cosa.
Poi è toccato a me pagare, e mi sono accorta di non avere la carta nel portafoglio. Mentre pagavo in contanti che fortunatamente avevo e in abbondanza (cose estremamente rare), ho cercato di fare mente locale su dove fosse la carta.

... contanti che fortunatamente avevo e in abbondanza...

...

... contanti...

Ore 14:40 : la realizzazione.
Ieri ho ritirato dei contanti sulla strada per il corso di francese. E no, qui gli sportelli automatici non ti restituiscono la carta prima dei contanti, come nei Paesi civili. Ci sono stata attenta fino ad ora, ma era inevitabile che prima o poi me la scordassi.


Ore 14:43 : lo sportello automatico. (Si, il ristorante era particolarmente vicino al luogo del misfatto)
Non so perché ci sono andata, chissà cosa pensavo di trovarci. Però almeno confermo di quale banca si tratta (spoiler, non la mia), mi ricordo che c'è una sede a tipo 40 metri.


Ore 14:45 : tentativo sede 1.
La sede l'hanno spostata, trovo un guardiano a cui chiedere consiglio, mi ricorda che la nuova sede si trova in Via Tal dei Tali.



Ore 14:52 : tentativo sede 2.
Sono in Via Tal dei Tali. Due persone sono in coda davanti a me.

No, non è vero. Ma mi faceva troppo ridere l'associazione.

Ore 14:57: tentativo sede 2, il mio turno.
Spiego il mio problema (in francese, e anche decente, se posso dirmelo).
"Noi non possiamo recuperare la carta. È un servizio gestito da terzi, se dovessero trovarla, la manderebbero alla sua banca."



Ore 15:04: sede della mia banca.
Zero persone in attesa. Spiego il problema + tentativo di soluzione fallito (sempre in francese), l'impiegata mi guarda e mi propone di sostituire la carta, che arriverà tra una settimana. Comincio a pensare a come posso sbrogliarmi per il weekend negli Uk, sto per chiederle qualcosa e mi fa: "vuole una carta temporanea? La inserisce in uno sportello, segue le istruzioni e imposta il codice. Funziona da subito."



Ore 15:08: carta in mano.
Esco dalla banca con la mia carta temporanea, dopo mezzora dalla realizzazione del problema, stupita dal mio francese, dall'efficienza dei servizi e del centro, che è talmente a portata di piede da permettermi di risolvere il tutto in un battito di ciglia.
A Roma starei ancora cercando parcheggio per la prima tappa, sospetto.



Cosa abbiamo imparato?
A non dimenticarsi mai più la carta dopo aver prelevato.
A non denigrare troppo il mio francese, che sarà lungi dall'esser perfetto ma serve al suo scopo.
Ad apprezzare questa città, che anche lei non sarà perfetta e sarà pure troppo lontana da tante cose e persone, ma in giorni tipo oggi si fa amare molto.



* ah già, ho cominciato a correre. Io. La mattina. Sveglia alle sei e mezza e tutto il resto. Chi l'avrebbe mai detto.

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